Dal 1990 appagato dall’esperienza con le precedenti creazioni lasciando libero sfogo alla mano e alla materia/cuoio inizia un nuovo percorso di ricerca. Qui si scopre come e quanto mano e materia siano in delicata relazione; la mano conduce ma non comanda, la struttura del cuoio ne suggerisce l’andamento e per ultimo la qualità della finitura ne quantifica la grazia.
Con base il carattere della Commedia dell’Arte (Capitano, Pantalone….) e utilizzando “lastre” di cuoio più ampie, i nasi si allungano le fronti si allargano dando l’idea di movimento di capelli/cappelli immaginari. Qui nasce la Commedia Buffa, caricatura di se stessa, con caratteristiche scultoree che suggeriscono e incoraggiano la possibilità di osare, andare oltre al limite dello spazio/maschera.