Il laboratorio  “Uno spazio in movimento”

A Mira, immerso tra le ville lungo la riviera del Brenta, si può scoprire il suo laboratorio, quasi nascosto nel fondo di un giardino dove convivono alberi e bonsai, piante aromatiche e meravigliosi glicini, ninfee e fiori di loto.

Luogo di alchimia. Goccia dopo goccia, la vita si inscrive in nuove forme.

Per tuffarsi nel tema dell’acqua, crea mostri marini, maschere mezzo uomo-mezzo pesce, protesi in movimento ondoso e riflessi liquidi; la pelle di mucca si squama e diventa pesce…

Per evocare la guerra, i dottori trasmutano in mostruosi uccelli e i soldati in gatti stravaganti.

Il laboratorio è un microcosmo dove le materie si trasformano e generano nuove vite: le maschere. Alcune sono rimaste esseri veglianti: gli elmi, la bauta toro, Icaro, Bacco, Fata Morgana…

Luogo abitato dove una moltitudine di personaggi aspettano nascosti dietro veli, dietro ad ogni maschera.

Il laboratorio non è solo spazio di creazione è anche luogo d’incontri, di vite vissute, sofferte, godute e passate, cresciute e cambiate.

Luogo aperto e chiuso, spazio di silenzio e di discussione, di rumori, di suoni, di musiche, di forme e di colori, di tristezze e di allegrie.

Luogo di studio e di lavoro, di rifugio e prigionia, di spazio per la mente, luogo sacro!