bioRenzo Sindoca:   l’Uomo del Cuoio

Maestro artigiano del cuoio…

Nasce a Mira, nei pressi di Venezia, nel 1953 ed è lì che lavora nel suo laboratorio dal 1980.

Ancor prima degli anni Ottanta, abbraccia l’idea di scegliere il cuoio come materia da lavorare. Questo rispondeva all’ imponente necessità di esprimersi in modo autonomo, creativo e non meccanicizzato; soddisfare così il desiderio di utilizzare la manualità e l’ingegno ed ottenere risultati di alta qualità artigianale.

Verso la metà del 1980 ha il suo primo approccio con la maschera, incontro che apre le porte alla Commedia dell’Arte e che alimenta ed amplia il suo estro immaginativo.

Crea maschere in cuoio non solo per il teatro di Commedia dell’Arte ma anche per altre forme di spettacolo o performance.

Per la creazione delle maschere utilizza diverse tecniche di formatura e manipolazione libera del cuoio, con o senza l’ausilio di stampi o matrici. Inserisce nelle lavorazioni: decorazioni con bulinature, incisioni, sbalzi, martellature, incastonature, intarsi, ecc… Completa con colorazioni, incerature e finiture con altri materiali.

Pur continuando lo studio della tradizione in modo esigente, prova a non farsi condizionare da canoni estetici o teorici stereotipati e come artista creatore di maschere non ha smesso di cercare nuove linee, nuove forme, nuovi colori. Con il tempo, la necessità e il desiderio di rinnovamento hanno affinato l’ascolto della materia e l’hanno portato ad imparare ancor più da essa.

Nonostante lo studio dei personaggi rimanga il cuore del suo lavoro, ama lasciarsi sorprendere dalle creazioni che nascono dalle suggestioni, ma anche da suggerimenti o dai limiti imposti dalla materia stessa. Ridare vita ad una pelle animale che può prendere altre forme, altre sembianze, rivestire volti diversi, è come la preparazione di un rituale, come una magia… Il piacere di creare!

 

Per sperimentare le proprie creazioni si mette in gioco durante i Carnevali in quel palcoscenico naturale che è Venezia; partecipa ad eventi in feste private, pubbliche, scuole e altri luoghi, come attore amatoriale e animatore, interpretando personaggi “fuori scena”: Arlecchino da strada, Zanni da sottopalco, Pantalone da palazzo, ecc… Per approfondire lo studio delle dinamiche tra corpo e oggetto ha partecipato a diversi corsi di formazione teatrale ed altre discipline.

Da anni propone stage individuali e di gruppo nel proprio laboratorio-scuola e altrove, ma ora è il tempo di trasmettere oltre che alle tecniche e le conoscenze, l’importanza del percorso perchè è lì che si trova il tesoro nascosto: nella realizzazione la maschera si arrichisce dell’esperienza vissuta.

Dal 1981 espone i suoi lavori in mostre personali e collettive, in occasione di eventi e in gallerie, per comunicare il valore artigianale della sua arte.